A tante persone sarà capitato almeno una volta nella vita di sperimentare un attacco di panico.
Per la maggior parte di loro rimane un caso isolato, per altre invece diventa un vero e proprio disturbo che va ad impattare con la qualità di vita.
Come è possibile affrontare un attacco di panico?
Esistono diverse strategie per cercare di affrontarlo nel modo meno allarmante possibile.
L’attacco di panico si caratterizza per la presenza di sintomi fisici molto forti, ma è necessario ricordarsi che nonostante siano appunto molto intensi, non sono nè pericolosi né dannosi.
E’ fondamentale tenere a mente che un attacco di panico dura all’incirca 15/20 minuti, è un momento, è una manifestazione dell’organismo che sta dicendo qualcosa, ha quindi un termine, non dura all’infinito.
E’ quindi importante cercare di accorgersi di quello che sta accadendo senza amplificare la paura….quello che solitamente si sperimenta in un attacco di panico è infatti la paura della paura.
Possiamo ad esempio dirci “Sta avvenendo questo, ma sono sempre io e come è arrivato se ne andrà.”.
E’ efficace fin dai primi attimi controllare la respirazione: portare l’attenzione sul proprio diaframma osservando l’aria che entra e l’aria che esce.
Può essere utile ad esempio contare 4 secondi al momento dell’inspirazione, trattenere il respiro per due secondi e rilasciare l’aria per altri 4 secondi.
Se sembra troppo complicato ci si può aiutare anche con un sacchetto di carta e respirare dentro. Un po’ come si vede fare nei film! Non è una finzione, funziona veramente!
Questo perché respirare nel sacchetto, facendo respiri più lunghi, aiuta a normalizzare i livelli di ossigeno nel corpo.
Ricordiamoci, inoltre, quanto sia importante fidarsi del proprio corpo.
Il nostro organismo non manda mai segnali a caso e quando succede è perché sta rispondendo ad una interpretazione della realtà.
Il corpo non è mai nostro nemico, semmai l’ostacolo sta nella nostra incapacità di interpretare la realtà per quello che è.
Un’altra strategia utile è quello di aiutare la mente a distrarsi, a spostarsi dalla percezione di paura.
Qui ci si può sbizzarrire…si può contare da 1 a 100 pronunciando solo i multipli di 3…oppure contare all’indietro…ogni persona può poi trovare il metodo per lei più funzionale!
Fondamentale poi è arginare i pensieri catastrofici, tipici dell’attacco di panico … ”Oddio sto per morire, sto per perdere il controllo, sto per impazzire”…. e sostituirli con pensieri che trasmettano una sensazione di calma e serenità.
Ad esempio: sono in autostrada per andare in vacanza e mi accorgo che sta per arrivare un attacco di panico…posso portare la mia attenzione sulla meravigliosa vacanza che sto per fare con la mia famiglia.
Provando a seguire queste poche strategie sarà possibile recuperare il contatto con la realtà, il corpo manderà degli input al cervello dicendo “va tutto bene, non c’è alcun pericolo, puoi calmarti”.
E’ possibile quindi, provando nel tempo a mettere in pratica questi consigli, imparare a gestire più efficacemente questi momenti.
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Alessandra Bosaia
www.alessandrabosaia.com