Vi sarà capitato almeno una volta di fare una passeggiata nella natura e avere la mente distratta da pensieri legati ad un impegno che avreste avuto nella giornata successiva …
oppure vi sarà successo di fare colazione e pensare a tutti gli impegni della mattinata ….
o ancora, fare una doccia veloce e rimuginare su qualcosa che non siete sicuri di aver svolto al meglio.
Se ora provassimo a chiederci: cosa ho notato intorno a me durante la passeggiata? Com’era quel caffè che ho bevuto? Mi ricordo il profumo del bagnoschiuma che ho usato? Probabilmente le risposte sarebbero: non mi pare di aver osservato nulla di particolare, il caffè è il solito che bevo tutti i giorni, il bagnoschiuma…non ricordo.
Pochi esempi di vita quotidiana che ci mostrano come spesso non prestiamo attenzione all’esperienza che viviamo in un preciso momento.
La mindfulness può venirci in aiuto e insegnarci a mantenere la mente nel presente.
Diamo innanzitutto una definizione di mindfulness.
Questo termine deriva dalla parola “Sati”, in lingua Pali, e significa “consapevolezza”, “presenza mentale” ossia la capacità di “porre attenzione in modo particolare, intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Jon Kabat-Zinn).
E’ quindi uno stato mentale che porta la persona a prestare attenzione a ciò che prova, percepisce, pensa senza giudicarlo ossia ad accogliere l’esperienza così come si presenta ai suoi occhi.
Perché è importante allenare la nostra mente a rimanere nell’esperienza presente? Esistono molte evidenze scientifiche che dimostrano come il riuscire a stare nel qui ed ora riduca i livelli di stress, di ansia e sia anche un aiuto nel fronteggiare la depressione.
La nostra mente spesso infatti tende ad oscillare tra passato e futuro e a scappare via dalle esperienze faticose. La mindfulness ci aiuta ad accettare le difficoltà e gli ostacoli che quotidianamente incontriamo e a vivere con più serenità quella accade.
Come si può raggiungere questa capacità? E’ possibile raggiungere questo atteggiamento allenando la nostra mente a prestare attenzione all’esperienza presente attraverso la meditazione.
La mindfulness ci consente anche di abbandonare quello che chiamiamo “pilota automatico”.
Nella nostra quotidianità ci sono molte situazioni in cui usiamo il pilota automatico, quando guidiamo o andiamo in bicicletta oppure quando ci vestiamo o laviamo i denti. Se siamo impegnati in attività che conosciamo molto bene, solitamente non prestiamo attenzione a quello che stiamo facendo e la nostra mente vaga su altri contenuti. Rimanere ancorati al presente e imparare a scegliere con consapevolezza consentono di mettere in atto risposte più adeguate a ciò che si presenta a noi.
L’essere consapevoli richiede di essere costantemente in relazione con noi stessi e questo permette di ridurre i livelli d’ansia e i pensieri negativi e di vivere con maggiore tranquillità e serenità quello che sta accadendo in quel momento sia a livello emotivo che cognitivo.
Ultimo aspetto, non meno importante, è la capacità di non giudicare. Spesso abbiamo la tendenza ad esprimere giudizi su ciò che accade o siamo a volte molto critici verso noi stessi.
La mindfulness ci insegna ad accettare ciò che si è e ad accogliere l’esperienza così come si presenta. Implica accettare sia le esperienze positive sia quelle negative e a osservare i pensieri che giungono alla nostra attenzione lasciandoli andare senza farsi travolgere da essi.
Alessandra Bosaia
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@dott.ssalessandrabosaia